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La scomparsa di Stelio Pittin
La comunità sportiva friulana è in lutto per la prematura scomparsa di Stelio Pittin, avvenuta a soli 68 anni. La notizia ha colpito profondamente non solo gli atleti e gli allenatori, ma anche tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Pittin è stato un punto di riferimento nel mondo dello sci, non solo per le sue abilità come atleta, ma anche per il suo impegno come allenatore e dirigente.
Un atleta e un allenatore di successo
Stelio Pittin ha iniziato la sua carriera come atleta, distinguendosi per le sue performance nelle competizioni di sci. Dopo aver appeso gli sci al chiodo, ha dedicato la sua vita all’allenamento delle nuove generazioni, contribuendo in modo significativo alla formazione di atleti di successo. Tra i suoi allievi spicca il combinatista azzurro che ha conquistato una medaglia di bronzo alle Olimpiadi, un chiaro segno dell’eredità che Pittin ha lasciato nel mondo dello sport.
Un dirigente appassionato
Oltre alla sua carriera come atleta e allenatore, Stelio Pittin ha ricoperto ruoli dirigenziali, tra cui quello di dirigente per l’Unione Sportiva “Aldo Moro” di Paluzza. In questa veste, ha lavorato instancabilmente per promuovere lo sci e le attività sportive nella sua regione, dimostrando una passione e un impegno che hanno ispirato molti. La sua dedizione ha contribuito a far crescere il movimento sportivo locale, creando opportunità per giovani talenti e sostenendo eventi sportivi di rilevanza.
Un’eredità duratura
La scomparsa di Stelio Pittin lascia un vuoto incolmabile nel cuore della comunità sportiva friulana. La sua eredità, tuttavia, continuerà a vivere attraverso gli atleti che ha formato e le persone che ha ispirato. Il suo impegno e la sua passione per lo sci rimarranno un esempio per le future generazioni. La redazione di Fondo Italia e il Comitato FISI FVG si uniscono al cordoglio della famiglia Pittin, onorando la memoria di un uomo che ha dato tanto allo sport e alla sua comunità.