Sabotaggio della pista di bob a Cortina: un atto vile contro le Olimpiadi

Un atto di sabotaggio mette a rischio i lavori per i Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026.

Un sabotaggio inquietante

La pista di bob, skeleton e slittino di Cortina d’Ampezzo, in fase di costruzione per i prossimi Giochi Olimpici e Paralimpici Milano-Cortina 2026, è stata oggetto di un sabotaggio nella notte. Un tubo di refrigerazione è stato staccato e ritrovato in mezzo alla strada, bloccando la circolazione e creando notevoli disagi ai lavori del cantiere. Questo atto ha suscitato l’indignazione delle autorità locali e nazionali, che hanno definito l’evento come «irrispettoso» e «grave».

Le reazioni delle autorità

Il commissario di governo, Fabio Saldini, ha denunciato l’accaduto alle autorità competenti, sottolineando le difficoltà che questo sabotaggio crea a chi lavora incessantemente per la realizzazione delle Olimpiadi. Anche il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha espresso una ferma condanna, promettendo che i responsabili non la passeranno liscia. Questo sabotaggio arriva a pochi giorni dalla visita della commissione del Comitato Olimpico Internazionale (CIO), prevista per il 24 febbraio, per verificare lo stato di avanzamento dei lavori dello Sliding Centre di Cortina.

Impatto sui lavori e sul futuro della pista

La consegna della struttura è prevista per la metà di marzo, quando si svolgerà anche il collaudo delle tre specialità: bob, slittino e skeleton. La pista, lunga 1.650 metri e del valore di 124 milioni di euro, ha comportato l’abbattimento di 2.000 larici, suscitando l’ira degli ambientalisti. Nonostante la modernità della struttura, rimane incerto il suo futuro dopo i Giochi. I tecnici stanno ora valutando l’impatto del sabotaggio per stimare i danni e le conseguenze sulla tempistica dell’intervento, che fino a questo momento rispettava il programma di Simico.

Le parole del sindaco e delle autorità locali

Il sindaco di Cortina, Gianluca Lorenzi, ha definito l’atto come «vile, ingiustificato e ignobile», sottolineando che si tratta di un attacco non solo all’Italia, ma anche alle Olimpiadi. Ha espresso la speranza che i colpevoli vengano trovati e puniti. Tuttavia, ha rassicurato che non ci saranno ritardi nella realizzazione delle opere. La capogruppo di Avs alla Camera, Luana Zanella, ha commentato che se si trattasse di un atto doloso, sarebbe condannato senza indugi, mentre la senatrice veneta della Lega, Erika Stefani, ha affermato che i responsabili pagheranno e che i lavori procederanno senza interruzioni.

Scritto da Redazione

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