Argomenti trattati
Un viaggio tra sfide e opportunità
Le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 si avvicinano, ma il percorso verso la realizzazione di questo evento straordinario è tutt’altro che semplice. Da un progetto ambizioso, l’organizzazione delle opere necessarie è diventata una vera e propria sfida, caratterizzata da ritardi e costi imprevisti. Tra le strutture che non saranno pronte in tempo, spicca l’Arena di Santa Giulia, dedicata all’hockey, che ha già suscitato preoccupazioni per il suo stato “fuori norma” secondo il Coni. Inoltre, ben 24 strutture rischiano di non essere completate prima del 2027, rendendo la situazione ancora più complessa.
Innovazione al Politecnico di Milano
Nonostante le difficoltà, il Politecnico di Milano si distingue come un faro di innovazione e ricerca nel campo degli sport invernali. La rettrice Donatella Sciuto ha sottolineato l’importanza dello Human Performance Lab, un centro all’avanguardia che si occupa di valutazione delle prestazioni sportive e ergonomia. Questo laboratorio, insieme al CryoLab, unico in Italia per gli sport invernali, rappresenta un’opportunità per testare materiali e tecnologie in condizioni estreme, fino a meno 250 gradi. Il professor Francesco Braghin, coordinatore del CryoLab, ha spiegato che l’obiettivo è di testare attrezzature come sci e pattini, contribuendo così alla preparazione degli atleti per le Olimpiadi.
Preparazione degli atleti e tecnologia
Il laboratorio non si limita a testare materiali, ma si occupa anche della preparazione degli atleti. Con un team interdisciplinare, lo Human Performance Lab offre strumenti per valutare le prestazioni sia fisiologiche che cognitive. Gli atleti, come la campionessa Beatrice Colli, si allenano regolarmente presso il laboratorio, dove vengono condotti test scientifici per migliorare le loro performance. In vista delle Olimpiadi, il Poli ha creato anche una pista virtuale per il bob, permettendo agli atleti di familiarizzare con il tracciato olimpico, nonostante la pista reale non sia ancora pronta. Filippo Ganna, campione olimpico, ha evidenziato come la tecnologia giochi un ruolo cruciale, rappresentando oltre l’80% della prestazione atletica.