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Il biathlon italiano si prepara per una nuova stagione
Con l’avvicinarsi della stagione 2024/25, le biathlete azzurre hanno iniziato la loro preparazione nel suggestivo centro di biathlon della Carnia Arena di Forni Avoltri. Questo raduno, che ha visto l’impiego di skiroll per test fisici, è solo l’inizio di un percorso che mira a ottimizzare le performance degli atleti in vista delle prossime competizioni internazionali.
Collaborazione con il CeRiSM: un passo verso l’eccellenza
La Federazione Italiana Sport Invernali ha recentemente annunciato il rinnovo della collaborazione con il Centro di Ricerca dell’Università di Verona e Trento, il CeRiSM. Questo accordo, che coinvolge anche il Comune di Rovereto e Trentino Sviluppo SPA, si concentra sulle discipline olimpiche dello sci nordico, tra cui il biathlon, lo sci di fondo e lo sci alpinismo. L’obiettivo è chiaro: preparare gli atleti per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026, garantendo loro le migliori condizioni per esprimere il massimo delle proprie potenzialità.
Innovazione e tecnologia al servizio degli atleti
Il CeRiSM è rinomato a livello internazionale per la sua dotazione di attrezzature e laboratori specializzati. Questi strumenti saranno utilizzati per effettuare valutazioni fisiologiche e biomeccaniche, fondamentali per sviluppare test innovativi. Il professor Federico Schena, direttore del CeRiSM, ha sottolineato l’importanza di un approccio che unisce ricerca scientifica e pratica sportiva. Le squadre federali avranno la possibilità di lavorare a stretto contatto con esperti, creando un calendario di allenamenti specifici per ciascuna disciplina.
Un futuro promettente per il biathlon italiano
Questa sinergia tra sport e scienza non è solo un’opportunità per migliorare le performance individuali, ma rappresenta anche un passo importante verso la crescita complessiva del sistema sportivo italiano. Con l’implementazione di carichi di lavoro mirati e il monitoraggio della fatica, gli atleti potranno affrontare le sfide delle competizioni con maggiore preparazione e consapevolezza. La condivisione delle conoscenze acquisite nel corso degli anni di ricerca internazionale sarà fondamentale per promuovere un ambiente di apprendimento e innovazione continua.