L’evoluzione del turismo montano in Italia: da esclusiva aristocratica a esperienza sostenibile

Scopri come le montagne italiane si sono trasformate in destinazioni di lusso e sostenibili

Il fascino delle montagne italiane: un viaggio nel tempo

Il turismo montano in Italia ha una storia affascinante che affonda le radici nel XIX secolo. Inizialmente, le montagne erano considerate luoghi di fuga per l’aristocrazia europea, in cerca di frescura e tranquillità lontano dal caos delle città. Località come Cortina d’Ampezzo e Madonna di Campiglio divennero simboli di lusso, attirando nobili e reali. Con l’apertura di storici hotel di lusso, come il Grand Hotel Bagni Nuovi a Bormio e il Cristallo Hotel a Cortina, queste destinazioni iniziarono a definire il concetto di turismo esclusivo.

Infrastrutture e accessibilità: la chiave del successo

La trasformazione del turismo montano è stata fortemente influenzata dallo sviluppo delle infrastrutture. L’inaugurazione della Ferrovia del Brennero nel 1867 e la costruzione di impianti a fune hanno reso le montagne italiane sempre più accessibili. La prima funivia italiana, inaugurata a Bolzano nel 1908, ha segnato un punto di svolta, permettendo a un numero crescente di turisti di esplorare le bellezze alpine. Oggi, oltre 1.300 impianti a fune operativi in Italia contribuiscono a un fatturato diretto di 1,3 miliardi di euro, rendendo il turismo montano un settore chiave per l’economia nazionale.

Un turismo in evoluzione: dalla stagione invernale a un’offerta quattro stagioni

Negli ultimi anni, il turismo montano ha subito un cambiamento significativo. Secondo il rapporto “Il Turismo della Montagna” redatto da Th-Cdp e Sio, la stagione estiva ha guadagnato terreno, passando dal 30% al 45% del mercato. Questo cambiamento è confermato da uno studio di JFC, che ha registrato oltre 6,5 milioni di arrivi nelle montagne italiane durante l’estate 2024. Le località montane offrono ora un’esperienza turistica completa, che va oltre lo sci, includendo attività come trekking, ciclismo e golf. I viaggiatori cercano esperienze autentiche e sostenibili, con un’attenzione particolare alla cultura locale e al benessere.

Il futuro del turismo montano: sostenibilità e innovazione

Oggi, il turismo montano in Italia si sta orientando verso un modello sempre più sostenibile. Le località come Cortina d’Ampezzo stanno investendo in progetti per ridurre l’impatto ambientale delle strutture turistiche, promuovendo energie rinnovabili e mobilità sostenibile. Inoltre, il 40% degli impianti di risalita utilizza già energie alternative, dimostrando un impegno concreto verso la sostenibilità. Come sottolineato da Valeria Ghezzi, presidente di ANEF, la sicurezza degli impianti è fondamentale per garantire un turismo responsabile e duraturo. L’attenzione alla sostenibilità non solo migliora l’immagine delle destinazioni, ma rappresenta anche un valore aggiunto per i turisti sempre più consapevoli.

Scritto da Redazione

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