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Un 31° posto che lascia riflessioni
La recente 10 km a skating di Coppa del Mondo a Cogne ha visto Federico Pellegrino chiudere in 31° posizione, un risultato che, sebbene non ottimale, offre spunti di riflessione. Pellegrino, uno dei volti più noti del fondo azzurro, ha espresso un certo rammarico per il pettorale di partenza, che non ha giocato a suo favore. “Se non fossero mancati 12 dei primi 27 atleti e non fossi partito con il 70, avrei potuto ottenere un risultato migliore”, ha dichiarato. Questo pensiero mette in luce quanto le condizioni di gara possano influenzare le prestazioni degli atleti.
Il futuro del fondo italiano
Nonostante il piazzamento, Pellegrino ha sottolineato la presenza di altri atleti italiani nella top 15, un segnale positivo per il futuro del fondo italiano. “È bello vedere che se non ci sono io, ci sono altri a rappresentare il nostro paese”, ha affermato. Questo spirito di squadra è fondamentale per costruire una cultura vincente e per motivare i giovani atleti a emergere. Davide Graz, con il suo 9° posto, ha dimostrato di avere le potenzialità per diventare un atleta di punta, e Pellegrino non ha mancato di elogiarlo: “È l’atleta più forte, con doti fisiche molto forti”.
Verso i Mondiali di Trondheim
Guardando al futuro, Pellegrino ha parlato dell’avvicinamento ai Mondiali di Trondheim, evidenziando l’importanza delle prossime gare. “Le indicazioni di cui avevo bisogno fino a questo momento erano soprattutto per la sprint a skating, che è il mio obiettivo individuale”, ha spiegato. La preparazione per la 20 km di Falun sarà cruciale, e Pellegrino è aperto a valutare anche altre opzioni, come lo skiathlon. La sua determinazione e la volontà di adattarsi alle esigenze del team sono segni di un atleta maturo e consapevole delle proprie capacità.