La mobilitazione contro il sottopasso nella Piana del Ranèe

Un progetto controverso che minaccia il suolo agricolo di Bianzone

Un progetto controverso

Il progetto di realizzazione di un sottopasso carrabile nella Piana del Ranèe ha sollevato un acceso dibattito tra le autorità locali e la comunità. Presentato dal consigliere regionale Onorio Rosati, il piano prevede un investimento di oltre 16 milioni di euro, ma comporterebbe un consumo di 23.869 metri quadri di suolo agricolo di altissimo valore. Questo suolo è storicamente dedicato a colture di pregio e rappresenta una parte fondamentale del paesaggio locale, noto per la sua straordinaria bellezza.

Le preoccupazioni della comunità

La comunità di Bianzone, attraverso il Comitato per la tutela e la valorizzazione del territorio agricolo, ha espresso forti preoccupazioni riguardo al progetto. Negli ultimi mesi, il Comitato ha raccolto 900 firme contro l’iniziativa, dimostrando quanto il tema sia sentito tra i cittadini. Edj Polinelli, portavoce del Comitato, ha dichiarato che il progetto è stato considerato illegittimo e dannoso, e ha sottolineato la necessità di un dialogo costruttivo con le autorità regionali.

Un intervento non prioritario

Il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Niccolò Leoncelli, ha evidenziato come l’intervento non risponda a una reale necessità. Secondo Leoncelli, sarebbe stato più utile concentrarsi sulla soppressione dei passaggi a livello direttamente sulla statale 38, migliorando così la sicurezza e la puntualità della linea ferroviaria Milano-Tirano. Invece, il progetto di Bianzone sembra non risolvere problemi preesistenti e potrebbe addirittura aggravare la situazione, specialmente in condizioni meteorologiche avverse.

Il parere del Comune e le richieste ignorate

Un altro aspetto critico del progetto è l’assenza di considerazione per il parere del Comune di Bianzone, che nel 2020 aveva richiesto che il sottopasso superasse anche la statale 38. Questa richiesta mirava a garantire la sicurezza dei mezzi agricoli e a prevenire incidenti in un tratto di strada particolarmente pericoloso. Ignorare tali richieste solleva interrogativi sulla pianificazione e sull’attenzione verso le esigenze della comunità locale.

Una battaglia per il futuro agricolo

La Piana di Bianzone è un’area agricola di straordinario pregio, riconosciuta ufficialmente come “Area Agricola di Salvaguardia”. La mobilitazione della comunità non è solo una reazione a un progetto specifico, ma rappresenta una battaglia più ampia per la tutela del territorio agricolo e per il futuro delle coltivazioni locali. La comunità è determinata a difendere il Piano del Ranèe e a garantire che le decisioni prese non compromettano il patrimonio agricolo e paesaggistico della zona.

Scritto da Redazione

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