La fiamma olimpica e paralimpica in viaggio verso Milano Cortina 2026

Un viaggio simbolico che unisce l'Italia in vista dei Giochi Invernali 2026

Un viaggio di celebrazione e unità

Il Viaggio della Fiamma Olimpica e Paralimpica rappresenta un momento di grande significato per l’Italia, in vista dei Giochi Invernali di Milano Cortina 2026. Questo evento non è solo una semplice staffetta, ma un’opportunità per unire le comunità locali e celebrare i valori fondamentali dello sport. La fiamma, simbolo di pace e unità, toccherà diverse città italiane, tra cui Torino, Cuneo e Novara, creando un legame tra le persone e i territori.

Il percorso della fiamma

Il viaggio inizierà a Olimpia, con l’accensione del sacro fuoco, per poi proseguire verso Roma il 4 dicembre. Da lì, la fiamma attraverserà l’Italia, toccando città come Napoli e Bari, fino a concludere il suo percorso allo Stadio di San Siro a Milano. Questo tragitto di circa 12.000 chilometri coinvolgerà oltre 10.000 tedofori, ognuno con una storia unica da raccontare, contribuendo a rendere l’evento ancora più speciale.

Un messaggio di inclusività e speranza

La fiamma paralimpica, accesa il 24 febbraio a Stoke Mandeville, in Inghilterra, seguirà un percorso simile, attraversando città come Milano, Torino e Trieste. Questo viaggio non solo celebra l’eccellenza sportiva, ma promuove anche valori di inclusività e rispetto. La cerimonia di unione delle fiamme si terrà a Cortina d’Ampezzo, un momento che simboleggerà l’unione tra atleti olimpici e paralimpici, sottolineando l’importanza dello sport come strumento di coesione sociale.

Eventi e celebrazioni lungo il percorso

Ogni tappa del viaggio sarà accompagnata da eventi culturali e spettacoli, coinvolgendo le comunità locali in una festa di partecipazione e condivisione. La fiamma non è solo un simbolo, ma un faro di speranza che illumina il cammino verso un futuro migliore, invitando tutti a unirsi in un grande abbraccio collettivo. Come ha affermato Giovanni Malagò, presidente di Fondazione Milano Cortina 2026, “ogni passo di questo viaggio diventerà un momento di celebrazione e riflessione”.

Scritto da Redazione

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