Il trionfo di Nayeli Mariotti e Simone Motta nella Mass Start “Giovani”

Due giovani talenti chiudono la stagione con vittorie significative in Val Martello.

Un finale di stagione emozionante

La stagione sportiva si chiude in modo spettacolare per Nayeli Mariotti Cavagnet e Simone Motta, entrambi vincitori del titolo italiano nella Mass Start “Giovani”. La competizione, svoltasi a Val Martello, ha messo in luce le straordinarie capacità di questi giovani atleti, che hanno dimostrato determinazione e talento in una gara avvincente.

La gara di Nayeli Mariotti

Nayeli, atleta delle Fiamme Gialle, ha raccontato le difficoltà iniziali della sua gara. “È iniziata un po’ in salita”, ha dichiarato, riferendosi ai due errori commessi nel tiro a terra. Tuttavia, la valdostana non si è lasciata abbattere e ha saputo raddrizzare la situazione grazie a una performance impeccabile in piedi, chiudendo con un punteggio perfetto. “Il tiro è uno sport mentale”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza della concentrazione e della fiducia in se stessi. La sua capacità di recuperare e mantenere la calma in situazioni di pressione è stata fondamentale per il suo successo.

La vittoria di Simone Motta

Simone Motta, proveniente da Isolaccia e in gara per l’ASV Martell, ha dominato la sua competizione, mantenendo la testa della corsa dall’inizio alla fine. “Il primo giro lo abbiamo gestito tutti sugli sci”, ha spiegato, evidenziando la strategia e il controllo che ha mantenuto durante la gara. Con solo due errori nell’ultima serie di tiro, è riuscito a tagliare il traguardo per primo, chiudendo la stagione con un titolo che rappresenta un grande traguardo per il giovane atleta. “Questo risultato mi darà ancora più carica per iniziare la prossima stagione”, ha affermato, dimostrando la sua voglia di continuare a migliorare.

Le sfide e le opportunità di crescita

Entrambi gli atleti hanno riconosciuto che, nonostante le difficoltà incontrate durante la stagione, ogni errore è stato un’opportunità di apprendimento. Nayeli ha sottolineato come le esperienze negative possano trasformarsi in insegnamenti preziosi per il futuro. “Se andasse sempre tutto bene, non ci sarebbe nulla su cui lavorare”, ha detto, evidenziando l’importanza della resilienza nello sport. Simone ha condiviso sentimenti simili, riconoscendo la competitività della sua categoria e il valore di aver battuto avversari esperti. La loro determinazione e voglia di migliorare sono un chiaro segno del potenziale che entrambi possiedono.

Scritto da Redazione

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