Argomenti trattati
Johannes Klæbo: un campione inarrestabile
Johannes Høsflot Klæbo ha dimostrato ancora una volta il suo straordinario talento sulle piste della Nordic Arena di Dobbiaco. Nella seconda giornata del Tour de Ski, il fondista norvegese ha ottenuto una vittoria che segna il suo primo trionfo in una gara distance di questa stagione di Coppa del Mondo. Con una prestazione che ha lasciato il pubblico senza fiato, Klæbo ha aperto un podio tutto norvegese, affiancato da Erik Valnes e Havard Moseby, subentrato all’ultimo minuto a Matz William Jenssen.
Un sospiro di sollievo per Klæbo
Questo risultato rappresenta un importante traguardo per Klæbo, che fino a questo momento non era riuscito a salire sul podio in gare che non fossero sprint. “È bello poterlo fare prima del 2025. È bello aver spazzato via l’idea che non sono in grado di andare forte nelle distance”, ha dichiarato con un pizzico di ironia al giornale norvegese VG. Il campione 28enne ha attribuito il suo successo a un periodo di allenamento intenso e alla buona salute, elementi che gli hanno permesso di affrontare la gara senza le difficoltà di un virus o di un allenamento insufficiente.
Un allenamento rigoroso e strategico
Klæbo ha rivelato di essersi allenato due volte al giorno a Davos, dove è rimasto dalla fine dell’ultima gara di Coppa del Mondo. “Mi sono allenato qualche ora, sì. Probabilmente 45-50 ore in 12 giorni. Sono circa 25-30 ore a settimana”, ha spiegato. La sua curiosità riguardo alla risposta del suo fisico dopo un carico di lavoro così intenso si è rivelata positiva. “Ovviamente funziona, anche se penso che sia stata comunque una gara dura”, ha aggiunto, sottolineando l’importanza di un allenamento mirato e ben strutturato per raggiungere risultati di alto livello.
Con questa vittoria, Klæbo non solo ha dimostrato la sua superiorità nel mondo dello sci di fondo, ma ha anche lanciato un chiaro messaggio ai suoi avversari: è pronto a dominare anche nelle gare distance. La sua determinazione e il suo impegno sono un esempio per tutti gli atleti, che possono trarre ispirazione dalla sua dedizione e dalla sua capacità di superare le avversità.