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Un viaggio verso le Olimpiadi invernali
Preparati a essere trasportato in un universo di creatività e sport, dove il fumetto diventa il mezzo per raccontare l’avvicinamento ai Giochi Olimpici e Paralimpici di Milano Cortina 2026. Simone Barlaam, pluricampione paralimpico di nuoto, ha deciso di utilizzare la sua passione per il disegno per illustrare le tappe fondamentali di questo grande evento. Attraverso i suoi fumetti, Barlaam non solo narra la storia di Team26, il programma di volontariato, ma sottolinea anche l’importanza del supporto dei volontari durante i Giochi.
Il ruolo dei volontari nei Giochi
Il primo episodio della serie di fumetti è dedicato a Team26, un’iniziativa che mira a coinvolgere volontari per rendere l’evento ancora più speciale. Barlaam spiega le varie fasi del programma, dalla candidatura alla selezione finale, evidenziando come ogni volontario giochi un ruolo cruciale nel successo delle Olimpiadi. “I volontari sono il cuore pulsante dei Giochi”, afferma Barlaam, che con il suo lavoro intende ispirare un pubblico sempre più ampio a partecipare attivamente a questo evento straordinario.
Un linguaggio universale per le nuove generazioni
Il fumetto, come linguaggio immediato e accessibile, si presta perfettamente a raggiungere le nuove generazioni. Barlaam, insieme a Jannik Sinner, Ambassador del programma, immagina scene divertenti e coinvolgenti che spiegano il processo di selezione per diventare volontari. “Vogliamo che tutti possano avvicinarsi a questo mondo, anche chi non ha mai vissuto un evento sportivo di tale portata”, afferma Barlaam. La serie di fumetti non solo racconta la storia delle Olimpiadi, ma trasmette anche un messaggio importante: ognuno di noi può esprimere più di un talento.
Il potere della comunicazione digitale
In un’epoca in cui la comunicazione digitale gioca un ruolo centrale, Milano Cortina 2026 si propone di esplorare nuove modalità per coinvolgere il pubblico. Luca Casassa, Responsabile Media Relations e Comunicazione Digitale di Fondazione Milano Cortina 2026, sottolinea l’importanza di utilizzare strumenti moderni per raggiungere un pubblico vasto e diversificato. “Vogliamo comunicare non solo l’eccellenza degli atleti, ma anche valori di inclusione e partecipazione”, afferma Casassa, evidenziando come il progetto di Barlaam si inserisca perfettamente in questa visione.