Il fascino del backflip: la storia di Surya Bonaly e il pattinaggio artistico

Scoprite come Surya Bonaly ha rivoluzionato il pattinaggio artistico con il suo audace backflip.

Un’infanzia ispirata dalle stelle del ghiaccio

Surya Varuna Claudine Bonaly, una giovane promessa del pattinaggio artistico, ha iniziato il suo viaggio a soli dodici anni, quando rimase affascinata da un campione tedesco, Norbert Schramm, che eseguiva un backflip con una facilità disarmante. Cresciuta ammirando le “principesse di ghiaccio”, Surya ha sempre sognato di emulare le sue eroine. Adottata da una coppia di Nizza, Suzanne e Georges Bonaly, è stata la madre a introdurla nel mondo del pattinaggio, dove ha scoperto la sua forza e determinazione.

Il coraggio di sfidare le convenzioni

Il backflip, un salto acrobatico che richiede una combinazione di abilità e audacia, è diventato il marchio di fabbrica di Surya. Quando il suo allenatore le propose di provare a eseguire quel salto, lei non esitò. La scarica di adrenalina che provò la spinse a continuare a perfezionare la sua tecnica. Nonostante i suoi successi, tra cui il titolo di campionessa di Francia e d’Europa, Surya non riuscì mai a conquistare il titolo mondiale, ma la sua carriera è stata costellata di momenti indimenticabili.

Un momento storico alle Olimpiadi di Nagano

Nel 1998, durante le Olimpiadi di Nagano, Surya decise di sfidare le aspettative e le regole. Dopo un errore in un triplo Salchow, si trovò a un bivio: seguire le convenzioni o rischiare tutto. Decise di eseguire il backflip, un salto che era stato vietato dalla federazione internazionale per la sua pericolosità. Con grande audacia, Surya atterrò su un piede, un’impresa mai realizzata prima. Anche se la sua performance le costò una penalizzazione, entrò nella storia del pattinaggio artistico, dimostrando che il coraggio e la passione possono superare ogni ostacolo.

Un’eredità che va oltre le medaglie

Dopo le Olimpiadi, Surya Bonaly scelse di lasciare la Francia e intraprendere una carriera professionistica negli Stati Uniti. La sua storia è un esempio di resilienza e determinazione, un messaggio potente per tutti coloro che si sentono discriminati o emarginati. Con il ritorno del backflip nel pattinaggio artistico, Surya ha espresso la sua opinione: “La rarità è ciò che rende una cosa speciale”. La sua eredità continua a ispirare nuove generazioni di pattinatori, dimostrando che il vero successo non si misura solo in medaglie, ma anche nel coraggio di essere se stessi.

Scritto da Redazione

Lascia un commento

Sport e sostenibilità: il legame tra A2A e Milano Cortina 2026

Kristine Stavås Skistad: la sfida del recupero e la corsa ai Mondiali