Giochi olimpici invernali 2026: ritardi e polemiche sui cantieri

Le associazioni denunciano ritardi nei cantieri per i Giochi invernali 2026, Simico risponde.

Introduzione ai Giochi olimpici invernali 2026

Preparati a vivere un evento straordinario: i Giochi olimpici invernali 2026 si avvicinano e con essi l’attesa per le acrobazie mozzafiato e le gare emozionanti. Tuttavia, dietro le quinte, si nascondono preoccupazioni significative riguardo allo stato dei cantieri. La rete di associazioni “Open Olympics 2026” ha lanciato un allerta sui ritardi nella costruzione delle infrastrutture necessarie, sollevando interrogativi sulla capacità di rispettare le scadenze.

Le denunce di Open Olympics 2026

Secondo il report di “Open Olympics 2026”, a meno di un anno dall’inizio dei Giochi, solo il 10% dei cantieri è stato completato. Inoltre, la metà dei progetti non ha neppure iniziato i lavori, e in sei casi su dieci non è stata effettuata una valutazione di impatto ambientale. Queste affermazioni hanno suscitato una reazione immediata da parte di Infrastrutture Milano Cortina (Simico), l’ente responsabile della realizzazione delle opere olimpiche, che ha difeso il proprio operato e la trasparenza dei dati forniti.

La risposta di Simico

Simico ha pubblicato una nota in cui afferma che il report di “Open Olympics” è fuorviante e strumentalizza i dati. Secondo l’ente, il piano delle opere olimpiche è in linea con il cronoprogramma e tutti i cantieri saranno completati prima dell’inizio dei Giochi. Simico ha anche chiarito che l’elenco delle opere è completo e che le rimodulazioni effettuate non hanno comportato la perdita di alcun progetto. La società ha sottolineato che i dati ambientali sono costantemente monitorati e che ogni azione è conforme alle normative vigenti.

Le richieste politiche e le reazioni delle associazioni

In risposta alle denunce, i Verdi hanno chiesto che il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, riferisca in Parlamento sulla situazione dei cantieri. Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra, ha evidenziato che la spesa per le opere stradali e ferroviarie supera di gran lunga quella per le opere olimpiche, suggerendo che ciò potrebbe portare a un aumento dei costi complessivi. Le associazioni, da parte loro, hanno ribadito di non aver mai accusato Simico di ritardi, ma di aver semplicemente riportato i dati disponibili.

Conclusioni e prospettive future

La situazione attuale dei cantieri per i Giochi olimpici invernali 2026 solleva interrogativi sulla capacità di rispettare le scadenze e sulla trasparenza delle informazioni fornite. Mentre Simico continua a difendere il proprio operato, le associazioni e i politici chiedono maggiore chiarezza e responsabilità. Con l’avvicinarsi dell’evento, sarà fondamentale monitorare l’evoluzione dei lavori e garantire che tutto sia pronto per accogliere atleti e spettatori da tutto il mondo.

Scritto da Redazione

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