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Il conto alla rovescia per le Olimpiadi Invernali 2026
Un grande orologio digitale al centro di Cortina d’Ampezzo segna il conto alla rovescia per l’inizio delle Olimpiadi Invernali di Milano Cortina 2026. Quando mi trovo davanti a questo simbolo, sono esattamente 332 giorni, 3 ore e 15 minuti lontano dall’evento. Mentre la stagione invernale volge al termine e la neve si scioglie, Cortina si prepara a una trasformazione senza precedenti. L’atmosfera è vibrante: turisti e residenti si mescolano, mentre le boutique di lusso e i ristoranti si preparano ad accogliere un afflusso di visitatori senza precedenti.
Un’opportunità per il cambiamento
Per chi vive e lavora a Cortina, l’orologio è un promemoria di un cambiamento imminente e radicale. Michel Oberhammer, imprenditore e patron della Baita Piè Tofana, racconta come la sua vita professionale sia stata influenzata dall’evento. Dopo una pandemia e molte difficoltà, nel 2021 ha unito le forze con la Maître Elisa Prudente e lo Chef Federico Rovacchi, portando la Baita a diventare un punto di riferimento gastronomico. La Michelin ha già notato la loro offerta, che spazia da piatti classici a proposte che variano in base alla disponibilità degli ingredienti.
Il legame tra Baita Piè Tofana e la storia olimpica
La Baita Piè Tofana è molto più di un semplice ristorante; è un pezzo di storia. Costruita per le Olimpiadi di Cortina del 1956, oggi ospita circa 30 coperti e potrebbe affrontare sfide uniche durante i Giochi. Rovacchi spiega che la sua posizione strategica, tra le piste di sci e le aree di gara, potrebbe renderla inaccessibile senza permessi speciali. Le richieste per affittare lo spazio non mancano, ma la peculiarità e l’intimità del locale potrebbero preservarlo come ristorante durante l’evento.
Trasformazioni in corso a Cortina
Intorno alla Baita, l’intera Cortina sta vivendo un cambiamento significativo. La costruzione di una nuova bretella autostradale promette di migliorare la viabilità, ma porta con sé una serie di sfide. Michel Oberhammer avverte che le modifiche potrebbero alterare l’ecosistema locale, influenzando le attività economiche. Le vecchie case e i negozi storici scompaiono, sostituiti da boutique di lusso e strutture ricettive per turisti, cambiando per sempre il volto della città.
Il futuro di Cortina dopo le Olimpiadi
Con l’arrivo delle Olimpiadi, gli abitanti di Cortina si chiedono quale sarà il futuro della loro comunità. Rovacchi prevede un aumento del turismo che durerà anni, portando con sé opportunità di crescita, ma anche sfide. La Baita Piè Tofana, con i suoi piatti innovativi, come il frico fritto con Shichimi tōgarashi e l’ostrica alla brace, potrebbe diventare un punto di riferimento gastronomico per i visitatori. I prodotti freschi e locali, come le erbe aromatiche e le verdure di stagione, sono parte integrante della loro offerta, dimostrando l’impegno nel mantenere una connessione con la tradizione culinaria della zona.
Una prospettiva positiva verso il cambiamento
Nonostante le incertezze, la comunità di Cortina affronta il futuro con un atteggiamento pragmatico. La necessità di produrre neve artificiale per garantire lo svolgimento delle gare non spaventa i residenti, che ricordano come anche nelle passate Olimpiadi si siano affrontate sfide simili. Molti guardano già oltre l’evento, pensando a come capitalizzare sull’attenzione che Cortina riceverà durante le Olimpiadi, progettando un futuro dove la bellezza della montagna possa convivere con le esigenze turistiche.
Conclusione: Cortina tra tradizione e innovazione
La Baita Piè Tofana e Cortina d’Ampezzo sono pronte a scrivere un nuovo capitolo della loro storia in occasione delle Olimpiadi Invernali 2026. Tra tradizione culinaria e innovazione, il futuro sembra promettente per questa iconica località di montagna. Mentre l’orologio continua a scorrere, la comunità si prepara ad affrontare il cambiamento con resilienza e creatività.